Il festival di Sanremo, svoltosi come da tradizione al teatro Ariston, è da sempre occasione per celebrare musica e arte in tutte le sue forme. 

Questa settantunesima edizione, condotta da Amadeus con la partecipazione di Fiorello, ne è stata prova concreta. I colpi di scena, le atmosfere suggestive e le special guests l’hanno resa indimenticabile.

Per chi avesse seguito la gara, e anche per chi non lo avesse fatto, sarà di sicuro noto il nome del personaggio più discusso della scena degli ultimi giorni: Achille Lauro.

Da sempre artista dal carattere estroverso e peculiare, ha calcato le scene del palcoscenico Ligure in maniera pressoché indelebile.

Tale risultato è stato reso possibile anche dall’équipe (tra cui è impossibile non richiamare nomi quali: Simone Belli e Francesco Pegoretti) che ha seguito il cantante durante tutto il suo percorso, supportandolo e ideando in lui una vera e propria icona.

Dal 2 al 6 Marzo sono stati vari gli outfit che hanno adornato il palcoscenico Sanremese, ma per quattro giorni consecutivi nessuno ha potuto superare per particolarità quelli indossati da Lauro. Ad aprire con il botto la prima serata, lasciando tutti di stucco e mandando in delirio i social media, l’artista romano ha portato alla luce un look che è definibile come la quinta essenza del Glam Rock. Ed ecco che entrano in campo le abilità del team Rocchetti&Rocchetti che presentano una spettacolare parrucca color cobalto, realizzata di modo da poter far risaltare ancora di più il volto del cantante.

Ma se la prima serata è stata un successo, anche quelle a seguire non possono considerarsi da meno. Mina è stata protagonista della seconda comparsa; 

difatti, i maestri parruccai (per poter rendere giustizia ad una delle maggiori voci italiane) hanno intrecciato lunghe ciocche di un intenso porpora per renderle omaggio.

La terza esibizione è stata definita dallo stesso Achille Lauro come Pop, ed è così che ancora una volta calca le scene strabiliando tutti con un completo by Gucci rivestito (letteralmente) da capo a piedi di argento. L’unico tocco dorato è presente sulla capigliatura come corona di alloro, portata fin sopra le spalle per riprendere l’atmosfera dell’antica Grecia.

Memorabile, di certo, è la quarta serata in cui il cantante si presenta di nuovo in Gucci…ma in abito da sposa bianco. Questa volta l’acconciatura è stata volutamente resa “semplice”, da uno spettinato mosso per evidenziarne il carattere Punk Rock.

Per completare il quadro, Lauro dedica l’ultima esibizione all’orchestra. Alla fine del brano “C’est la vie” apre la giacca per mostrare le rose che gli trafiggono il petto con rivoli di sangue. Per i capelli in questo caso si è ritenuto opportuno mantenersi su uno style più classicheggiante, che si esprime in un’acconciatura ad onde anni 50.

Come abbiamo avuto modo di constatare, il Festival, anche quest’anno, ha voluto essere più che un insieme di esibizioni.